"Brucio" di C. Frascella

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member
    Moderatore

    Group
    Moderator
    Posts
    140

    Status
    Offline
    Brucio

    Brucio di Christian Frascella





    Buongiorno e benvenuti nel forum del “Circolo dei lettori creativi”!
    Se c’era bisogno di una prova della nostra creatività, eccola qui: nonostante gli impedimenti, il nostro incontro programmato per oggi, 16 aprile 2020, si farà, e anzi si dilaterà nel tempo e lascerà una traccia di sé. L’idea del forum è stata proposta da una nostra lettrice della V A Sc., e per questo le siamo riconoscenti: grazie Carola!
    Ora non resta che aprire il dialogo. Cercheremo, come sempre, di ripercorrere insieme il libro che abbiamo letto – Brucio – e mentre ciascuno di noi si esprimerà sulla propria lettura del romanzo, proverà la piacevole sorpresa di scoprire altri percorsi, altre angolazioni, altre prospettive…
    Possiamo intervenire in libertà: un nostro parere sul libro, su un personaggio, sullo stile; la citazione di una frase che ci ha colpiti, e poi un commento su di essa; una frase memorabile, senza bisogno di spiegazione, perché parla da sé…
    La letteratura è capace di parlarci in ogni momento della nostra vita, e uno stesso testo può suscitare reazioni diverse in momenti diversi, ma sempre ha da dirci qualcosa su di noi, qui e ora. Questo libro parla di un percorso di maturazione emotiva: dalla sofferenza e dalla rabbia dell’isolamento, alla solidarietà, alla speranza. Può dirci qualcosa, oggi?

    Edited by Claudio D - 1/3/2022, 09:28
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    6

    Status
    Offline
    "Anche solo una parola detta in un certo modo, un solo gesto compiuto in un certo modo...e bam!...la vita dei loro figli è cambiata per sempre."
    Una di quelle frasi memorabili che forse "non hanno bisogno di spiegazione", ma il "per sempre" è feroce: davvero non esiste la possibilità di rimediare??? =/
     
    Top
    .
  3. Fabia Pirra
     
    .

    User deleted


    Da Persone normali a persone tutt'altro che normali.

    Il libro Brucio ritrae una realtà così vicina - tutta la storia si svolge, infatti, nel Nord Italia e Torino, piuttosto che Asti, sono città piemontesi - eppure così tragica e così violenta a tal punto da sembrare surreale. In questo mondo dominato dalla logica del dolore e della violenza con cui Tommy ha imparato troppo presto e a sue spese a convivere, tuttavia si intravedono quelli che sono i sogni e i desideri innocenti di un adolescente che si trova tutti i giorni ad affrontare una dimensione che converte la spensieratezza dei giovani in un istinto violento verso il prossimo.

    A partire dalla lettura proposta, sembra emergere continuamente una realtà in cui le autorità, che siano la famiglia o la scuola, si dimostrano assenti e incuranti dei ragazzi, i quali diventano quasi giustificati allora ad usare la violenza come mezzo di comunicazione. Un insulto sostituisce così un dialogo costruttivo, offrendo pretesti per l’emarginazione. La violenza gratuita diventa come il fuoco, che brucia e rovina tutto ciò che lo circonda; anche se tutta la violenza diventa cenere, ci sono segni che tuttavia rimarranno per sempre come indelebili, quali le ustioni sul viso di Tommy per esempio. Sia Tommy sia Sally ritornano nelle rispettive case quasi a chiudere un cerchio, cercando di affrontare il proprio dolore, ma è davvero possibile superare un trascorso così delicato?

    Anna, Chiara, Fabia, Greta
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Junior Member
    Moderatore

    Group
    Moderator
    Posts
    8

    Status
    Offline
    "Brucio"... mi fermerei a una riflessione sul titolo del romanzo, che mi ha colpito subito. La mia curiosità inerente il suo significato letterale è stata soddisfatta fin dalla prima pagina del testo. Poi, per ogni sentimento emerso dall'animo dei personaggi del libro, il mio pensiero tornava al verbo bruciare e ai suoi significati metaforici.
    Ho trovato, tra le pagine, una possibilità di superamento delle difficoltà della vita, nonostante tutto.
    Ho cercato, nella mia mente, la possibilità di migliorare l'Istituzione Scuola, così poco educativa nel libro... stimolo a una maggiore attenzione alle problematiche degli studenti.
    Alessandra Pasquale
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member
    Moderatore

    Group
    Moderator
    Posts
    140

    Status
    Offline
    Sono passate da poco le 14.30, mentre scrivo.
    Se non ci fosse il coronavirus, saremmo insieme a scuola, a parlare del romanzo "Brucio" guardandoci negli occhi, magari masticando una caramella. Ho un po' di nostalgia, ma so che ci siete e vi farete sentire.
    Se non ci fosse il coronavirus, sarebbe ancora fra noi Luis Sepulveda, mancato poche ore fa. Credo sia doveroso che il "Circolo dei Lettori creativi" renda omaggio a uno scrittore che, nonostante sia stato protagonista di pagine drammatiche della Storia del Novecento, ha saputo parlare con garbo e semplicità ai grandi come ai piccoli, che tanto hanno apprezzato le sue favole.
    Il migliore omaggio che possiamo fare ad uno scrittore è leggerlo: quando torneremo a scuola, prenderemo in prestito alla biblioteca d'istituto il suo "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore". Quando sceglieremo i libri per la stagione 2020-2021 del nostro Circolo, un posto sarà per lui.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Junior Member
    Moderatore

    Group
    Moderator
    Posts
    8

    Status
    Offline
    Un grandissimo dolore provoca in me la scomparsa di Luis Sepulveda, uno dei miei autori preferiti fin dall'adolescenza.
     
    Top
    .
  7. Carlotta Porro
     
    .

    User deleted


    “Il fuoco non ha colpe. Ce l’hanno le persone.“ Ho trovato particolarmente significativa questa frase in quanto esprime il malessere di Tommy nei confronti della realtà che lo circonda; la sua sofferenza più grande, infatti, non è l’incendio in se, ma il modo in cui è costretto a vivere dopo quell’episodio, continuamente sotto giudizio delle persone che lo squadrano senza un minimo di pudore. Allo stesso tempo, però, è da sottolineare l’incredibile forza del protagonista, che personalmente ritengo un personaggio che merita grande ammirazione; l’unico difetto individuabile nella sua personalità credo sia l’aggressività con cui talvolta si trova a fronteggiare determinate situazioni, ma mi sento di giustificarlo sotto questo aspetto, poiché ritengo che tale comportamento derivi solamente dal suo istinto di difesa.
     
    Top
    .
  8. Luisa Cravero
     
    .

    User deleted


    Per rispondere alla professoressa Enria: nemmeno secondo la preside c'è possibilità di rimediare. «Non credo nella riabilitazione. Il frutto malato può contaminare quelli sani, e il mio compito è separarlo dal mucchio.» La scuola non dovrebbe essere inclusione? Forse, mi verrebbe da rispondere, se tutti avessimo una bruciatura per ogni errore commesso avremmo anche noi il viso (per non dire l'intero corpo) bruciato, devastato, irriconoscibile come quello di Tommaso.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    4

    Status
    Offline
    La scuola dovrebbe conoscere i propri studenti, educarli prima ancora di istruirli.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    1

    Status
    Offline
    Anch'io ho notato più volte l'aggressività di Tommy e ho provato tenerezza per lui, che mi ha fatto venire in mente il personaggio di un romanzo della Oggero ("Una piccola bestia ferita") e, per quanto trovi la figura del protagonista un po' eccessiva, il suo atteggiamento mi ha indotto a riflettere su quanto siano difficili le relazioni tra il mondo adulto e il mondo dei giovani. Mi sono chiesta se io, come insegnante, sarei stata in grado di cogliere la dolorosa insicurezza, di guardarlo davvero negli occhi, di offrigli un aiuto, di offrirgli un appiglio: quanti Tommy arrabbiati con la vita ho incontrato? a quanti ho offerto un sorriso sincero?
    Non è , questo, un libro che io abbia amato davvero, ma è un libro che mi ha costretta pensare e mi ha anche creato un certo senso di disagio

    Condivido il rammarico per la scomparsa di Sepulveda, la cui "Gabbianella..." mi ha intenerito, mi ha fatto sorridere, mi ha affascinata, tanto tempo fa...E' un romanzo che ho amato quasi quanto "Il piccolo principe". Leggeremo certo, anzi rileggeremo, con piacere uno dei suoi romanzi nel nostro spazio
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member
    Moderatore

    Group
    Moderator
    Posts
    140

    Status
    Offline
    A quanto pare, il romanzo ci ha colpiti mettendo in scena l'inadeguatezza, anzi, la negatività delle istituzioni, proprio di quelle alle quali maggiormente ci affidiamo: la famiglia, la scuola, e poi le forze che tutelano l'ordine e la salute. Anziché far crescere, schiacciano, deprimono, "bruciano". Avete fatto notare come al verbo "bruciare" possano essere attribuiti qui significati metaforici: nella prima pagina del romanzo l'unica famiglia accogliente, educante, amorosa, "brucia". Bruciato, distrutto quel modello familiare, si propaga la desolazione.
    Poi la scuola: ricordate l'inizio del primo giorno? Tommy chiede al "Papà Momentaneo" di rimanere qualche minuto fuori, per far defluire la folla dei ragazzi: "Ma così entrerai in classe in ritardo" Mi sfilo il cappellino. Abbasso gli occhiali sul naso. Le mie ustioni gli urlano in faccia. "Mettiti nei miei panni, Franco. Non vorresti rimandare il plotone di esecuzione anche solo di una manciata di minuti?" (p. 53) E' evidente che Tommy è stanco di essere oggetto della morbosa curiosità dei suoi compagni, dell'indifferenza dei professori, dei pregiudizi dei dirigenti.
    Vorrei pensare che l'immagine della scuola come "patibolo" (p. 54) sia dovuta solo alla sua particolarissima tragedia: un allievo "normale" si fermerebbe sulla soglia della propria scuola, come davanti ad un "plotone d'esecuzione"?
    Forse l'autore ha costruito una vicenda estrema, che non può essere collegata alla nostra realtà "normale"?
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    1

    Status
    Offline
    Mi unisco al cordoglio per la scomparsa di Luis Sepùlveda, un autore che mi accompagna sin da quando, studente di 14 anni, partecipai alla stesura di una riduzione teatrale del romanzo "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" per uno spettacolo scolastico. La sua dipartita è figlia di un'epoca che pare aver messo al bando la responsabilità individuale e collettiva, così come la lungimiranza. Come ricorda il gatto Colonnello, "disgraziatamente gli essere umani sono imprevedibili: spesso con le migliori intenzioni causano i danni peggiori".
     
    Top
    .
  13. Nicolò Iacolino
     
    .

    User deleted


    Sono stato molto colpito da questo libro, in particolare mi ha insegnato che si può sempre trovare una soluzione ai problemi e alle difficoltà della vita.
    Inoltre, ammiro Tommy per la sua perseveranza nell'affrontare chi lo giudica e lo etichetta per un episodio e ho pensato che così avviene ogni giorno, purtroppo. Veniamo etichettati per piccole azioni, anche quando non ci conoscono e non sanno come siamo veramente.
    Mi ha fatto molto riflettere questo libro e lo consiglierò ai miei amici!
     
    Top
    .
  14. Vittoria Ferrero
     
    .

    User deleted


    personalmente la frase "esisto per modo di dire" mi ha molto colpito. dopo l'incendio è come se una parte di Tommaso fosse bruciata con esso, la sua innocenza, la sua ingenuità da bambino. al contrario, è arso un fuoco dentro di lui che ha dato vita a questo suo nuovo carattere, così impulsivo. penso che con solo un po' di comprensione ed empatia, questo suo ardore così forte potesse essere spento.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    6

    Status
    Offline
    Credo anche io che la realtà scolastica rappresentata sia estrema e volutamente esasperata. Ciò non esclude una profonda riflessione da parte di tutti quelli che fanno la scuola: docenti, ma anche allievi. Tommy non è certo esente da responsabilità.
     
    Top
    .
68 replies since 14/4/2020, 10:30   1783 views
  Share  
.